Buongiorno, oggi ho il piacere di ospitare la 4^ Tappa del Blogtour dedicato al romanzo Sacrifice di Barbara Bolzan in uscita il 14 Maggio per la Delrai Edizioni.
Si tratta del secondo volume della Rya Series che ci permetterà di seguire le nuove avventure di Rya, determinata a combattere per la dignità e per i suoi sentimenti.
In questa tappa vi accompagnerò alla scoperta dei luoghi della serie, pronti per questo meraviglioso viaggio?
Oh, quasi dimenticavo! Leggete il post fino in fondo perché vi aspetta un bellissimo regalo ;)
Si tratta del secondo volume della Rya Series che ci permetterà di seguire le nuove avventure di Rya, determinata a combattere per la dignità e per i suoi sentimenti.
In questa tappa vi accompagnerò alla scoperta dei luoghi della serie, pronti per questo meraviglioso viaggio?
Oh, quasi dimenticavo! Leggete il post fino in fondo perché vi aspetta un bellissimo regalo ;)
Titolo: Sacrifice
Autore: Barbara Bolzan
Serie: Rya Series (#2)
Data Pubblicazione: 14 Maggio 2017 (ebook) - 20 Maggio 2017 (cartaceo)
Casa Editrice: Delrai Edizioni
Genere: Paranormal Romance (M/F)
Prezzo: €2.99 (ebook) - €16.50 (cartaceo)
Pagine: 430
Dove comprarlo: Amazon (coming soon!)
ISBN cartaceo: 978-88-99960-24-7
ISBN ebook: 978-88-99960-26-1
ISBN cartaceo: 978-88-99960-24-7
ISBN ebook: 978-88-99960-26-1
Non dimenticare mai chi sei, Rya. Ora che la strada intrapresa è incerta e il futuro altrettanto pieno di insidie, l’amore guida i suoi passi e la spinge a scelte difficili. Convinta di raggiungere Nemi, la principessa non può venir meno a se stessa e decide così di affrontare la dura realtà, la stessa che non ha mai davvero avuto il coraggio di guardare con i giusti occhi. L’Idrethia non è il luogo meraviglioso delle sue fantasie, è una prigione che inghiotte e getta nel fango, perché la vita fuori dal palazzo non è quella dei ricchi, ma di chi lotta per sopravvivere.
Il secondo capitolo di una saga avvincente, Sacrifice è il romanzo che dà nuova linfa alle vicende di Rya, una donna contro un mondo sconosciuto, che combatte per la dignità e per i suoi sentimenti. Perché una Niva non demorde, una Niva non si arrende mai.
Estratto
Bisogna imparare ad adattarsi, gioia, e bisogna impararlo il prima possibile. O si finisce col soccombere, aveva dichiarato Nemi nel corso del nostro viaggio. Mi stava sgridando per le mie continue lamentele. Bisogna imparare ad adattarsi, mi ripetei adesso, mettendomi in cammino. Per non soccombere. Costi quello che costi.
I luoghi della serie:
un viaggio nel mondo di Temarin
È stato interessante, dopo aver viaggiato per tutto Fracture in mezzo a boschi ombrosi, nei quali la luce filtrava a tratti, arrivare alle porte di Idrethia.
La città è vasta, fortificata, ariosa. La piazza principale, dalla quale dipartono viuzze selciate in salita, trasuda ricchezza e opulenza, con tutte queste bancarelle di mercanti e carrettini che vendono le merci più disparate.
Sulla sinistra, arroccato, il castello di Blodric.
Rya, però, prende un'altra strada. Sceglie… di sbagliare, sì, per inseguire i propri propositi.
Ecco, allora, che si incammina per stradine che, passo dopo passo, diventano sempre più anguste. Il caldo è soffocante, le case ben tenute si trasformano in stamberghe puntellate. La polvere e la sabbia le entrano nel naso, la fanno sternutire, sassolini le si infilano tra le dita dei piedi mentre è costretta a scavalcare mendicanti riversi a terra, evitare il passaggio di galline e oche macilente; mentre fa di tutto per non incrociare lo sguardo di persone dall'aria sporca e tirata, ridotte allo stremo dagli stenti.
L'Idrethia non è il Paese dorato del quale le aveva parlato Blodric.
La meravigliosa apparenza risiede solo nella piazza e nella strada principale che conduce a palazzo.
La vera Idrethia è quella che vive -o cerca di sopravvivere- ai margini.
Nella piazza del mercato rimasi con il naso all’insù a contemplare la rocca. Il palazzo si ergeva massiccio e imponente. Lo avevo ammirato nei dipinti, ma non gli rendevano giustizia: mozzava il fiato.
Là mi attendeva la felicità, la sicurezza, il compimento di ogni aspettativa sulla quale la mia famiglia aveva puntato. Ma voltai le spalle. In fretta, prima di cambiare idea.
Se lo avessi osservato troppo a lungo, avrei rischiato di farmi conquistare dalla purezza scintillante del mondo dorato di Blodric, finendo magari col dimenticare tutto quanto. Moglie e regina: la vita sarebbe stata troppo facile per riuscire a ricordare i mesi trascorsi con Nemi, lui che regalava le nostre coperte a quella famiglia povera nel villaggio di Eddok, i suoi occhi verde-giallo da gatto selvatico, la luce che, nel suo sguardo, si spegneva ogni volta che Alher lo allontanava da sé, i suoi modi bruschi e i cupi silenzi, quell’aria di malata malinconia.
Io volevo ricordare, invece. Dovevo farlo.
Dalla piazza dipartivano viuzze selciate in salita, strette e tortuose, sulle quali davano i porticati degli edifici privati. Abitazioni della piccola nobiltà, quella che non trovava asilo al castello. Quella che non aveva saputo lusingare abbastanza il sovrano, insomma.
Dalle officine proveniva il rumore degli scalpelli e del ferro battuto, il nitrito dei cavalli che venivano ferrati. I banconi situati all’esterno delle botteghe in penombra e i carretti dei venditori ambulanti erano quasi nascosti dalla ridda di gente che vi si ammassava intorno. Mucche, capre, cibo, stoffe: una fiera.
Non ne avevo mai vista una e ne ero affascinata. Era però un tipo di fascino malsano, dal quale volevo fuggire senza riuscirci. Avevo paura di tutta quella gente, del vociare, degli spintoni della folla. Non sapevo dove mettere i piedi, urtavo e andavo a sbattere contro i passanti.
Cercai di uscirne, di prendere le distanze dalla confusione assordante del popolo ̶ il mio popolo ̶ .
Più mi allontanavo dalla piazza principale, più il fetore degli scarti di cibo lasciati a marcire per strada impestava l’aria.
Le meravigliose, dorate apparenze svanivano, e vidi mendicanti con le mani tra i rifiuti, mentre rovistavano in cerca di qualcosa da mangiare.
Se in Fracture avevamo la frescura dei boschi, ecco che Sacrifice è composto da muri che si chiudono sopra la testa di Rya; finestre sprangate con assi di legno, di modo che la vaga luce del sole penetri a fatica. Un mondo infuocato dall'arancione e dal giallo di un'estate torrida e umida, a tratti violentata da piogge insistenti che trasformano tutto in una fanghiglia putrida; un mondo di corpi sporchi, di effluvi mefitici, di deiezioni, di depravazione e di dipendenza.
Il luogo nel quale Rya si trova a "scontare" i propri errori - il fatto di essere stata tanto ingenua da essersi lasciata raggirare, fino a trovarsi prigioniera - è un luogo chiuso, claustrofobico, nel quale l'innocenza si vende al migliore offerente e nel quale i valori sui quali la ragazza aveva fondato la propria vita si perdono, si smembrano, in una discesa rovinosa.
Dalle stelle alle stalle.
Fino al tentativo finale di fuga e l'ingresso nel mondo dell'apparenza e della falsità; il ritorno a ciò per cui Rya era nata: il castello di Idrethia con i suoi splendori.
In quel quartiere di basse costruzioni in legno dall’aria pericolante, dalle quali provenivano pianti di bambini e voci litigiose di gente ridotta allo stremo dalla miseria, non faticai a individuare la casa a due piani. Spiccava tra le altre: in pietra, priva d’insegna ma con una piccola tettoia che riparava la porta d’ingresso. Le finestre erano piccole, poche e tutte sprangate, proprio come aveva detto la Zoppa.
(…)
Alle spalle, sentii il cigolio dei cardini fischiarmi nelle orecchie. Poi, la porta si chiuse con un tonfo.
Nella strada polverosa, abbandonavo la vita per la quale ero nata.
Mi ritrovai in una fresca stanza d’ingresso dal soffitto basso. Appesi a ganci conficcati nel muro, veli arancione drappeggiavano pareti un tempo affrescate. Abbellivano l’ambiente e, nei vani di passaggio, fungevano da porte. Leggeri e impalpabili, si agitavano alla brezza tiepida che proveniva dal cortile.
Drappi e arazzi odoravano di vecchio e di umidità, ma ben più pressante era il profumo che si levava dalle grosse e variopinte anfore e dai vasi colmi di fiori ed erbe aromatiche.
Molti erano i bracieri posti su treppiedi lucidi, spenti e coperti per evitare che la cenere si sollevasse. Assi di legno erano inchiodate alle finestre chiuse ma, in svariate nicchie, erano posizionate ornamentali lanterne dalla strana fattura.
Fuori, respirai l’aria fresca della sera. Aria maleodorante del quartiere dalle vie sconnesse che mesi prima avevo percorso piena di stupidità e vane, infantili aspettative. L’agglomerato di case basse e putrescenti si estendeva intorno a noi e una nebbia quasi palpabile nascondeva gli orrori di quella parte della città.
La bambina biascicò qualcosa, guardandosi per la prima volta attorno e contemplando il mondo al di là dalle mura di Mama.
«Corri!» la spronai.
"Rya Series"
01. Fracture
02. Sacrifice
03. Deception (data di uscita 20 Settembre 2017)
04. Awaken (data di uscita 15 Gennaio 2018)