martedì 12 febbraio 2019

Review Party "Un maledetto lieto fine" di Bianca Marconero


Oggi vi parlo di un romanzo che mi ha profondamente scombussolata: Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero.
Scopriamo insieme perché...

Titolo: Un maledetto lieto fine
Autore: Bianca Marconero
Data Pubblicazione: 7 Febbraio 2019
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Romance (M/F)
Prezzo: €0.99 (ebook) - €9.90 (cartaceo)
Pagine: 349
Dove comprarlo: Amazon

Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un’educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a Giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere a tutti i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band, e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per “prova” sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più… Brando saprà insegnare ad Agnese che la lezione più importante di tutte è abbandonarsi alle emozioni?

Cosa ne penso...

Ho terminato da pochi minuti la lettura di Un maledetto lieto fine e ho ancora gli occhi colmi di lacrime. Lacrime causate dal tumulto di emozioni che mi ha trasmesso e fatto vivere questa storia.
Prima di tuffarmi nella sua lettura avevo letto dei commenti della stessa autrice che lo definiva "non il mio solito libro". Ora che sono arrivata alla fine, penso di aver capito cosa intendesse, tuttavia io lo definirei proprio un suo lavoro per la tipica bellezza e ricchezza del contenuto
La storia di Agnese e Brando non è per niente facile, il loro rapporto nasce come qualcosa di asettico per poi assumere mille sfumature difficili da comprendere anche da loro stessi. Il loro rapporto e poi il loro amore viene strappato, ricucito e poi strappato nuovamente. C'è chi lo definirebbe un amore malato, ma solo per il fatto che fa vivere talmente tanti scossoni e una cospicua dose di dolore da non reputarlo sano. Attenzione, ho detto malato, non violento. A volte amare è anche farsi del male a vicenda senza volerlo e i protagonisti sono due campioni nel ferirsi attraverso parole, azioni, ma soprattutto sguardi e silenzi. I silenzi sono quelli che creano più scompiglio e che troppo spesso rovinano tutto.
Ammetto di aver faticato ad entrare in sintonia con Agnese, non sono sempre riuscita a capirla bene, abbattere la sua corazza è un'impresa (quasi) titanica. Per questo motivo mi sono sentita più vicina a Brando e insieme a lui ho imparato ad apprezzarla anche se fino alla fine su di lei aleggia una sorta di "mistero". L'autrice ha svolto un ottimo lavoro sulla loro caratterizzazione, con i loro pregi e difetti li ha resi estremamente realistici. Talmente realistici che avrei voluto prenderli a padellate in testa per 3/4 del tempo! Con molto affetto ovviamente.
I personaggi secondari sono interessanti, ma colei che eleggerei regina indiscussa è Isabella, la madre di Brando. Una donna che seppure sia quasi considerata un semplice soprammobile è quella che brilla più di tutti.
Non entro in merito allo sviluppo vero e proprio della vicenda, la trama è piuttosto indicativa e il succo del romanzo ve lo dovete bere direttamente alla goccia! Mettete in conto un maledetto dopo sbornia, ma ne vale assolutamente la pena.
Inutile dire che avrei desiderato che l'autrice non si fermasse a pagina 345 e che ne avrei, come minimo, pretese altrettante. Quando una storia ti rapisce così tanto, non vorresti mai che finisca. So che la maggior parte di voi avrà sentito vociferare sul finale, ma non c'è bisogno di allarmarsi, è semplicemente questo: un finale. A qualcuno piacerà, ad altri meno, altri (come me) vorrebbero invocare un seguito, ma i personaggi hanno vita propria a prescindere dai nostri desideri e Agnese e Brando hanno deciso così.
I miei sono 5 arcobaleni pieni, vissuti, sentiti, pianti, ma sinceri e meritati


Un maledetto libro da sballo

Piuttosto caldo


Ringrazio la CE Newton Compton per avermi omaggiato di una copia ARC digitale in anteprima del romanzo!

2 commenti:

  1. Ti ringrazio per ogni singola riga, ma in modo particolare per quello che hai scritto su Isabella, che è davvero il motore della vicenda. Io l'ho sempre vista e sentita come la parte più luminosa della storia. Con Pier. Grazie, Gaia, per essere stata ancora con me 💖

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    1. Non mi sono espressa su Pier perché avrei finito per stalkerarti per avere la sua storia xD
      A parte gli scherzi... grazie a te e alla prossima avventura 💖

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