Teaser Tuesdays è la rubrica del Martedì ideata dal blog Should be reading.
Opportunità che ci permette di condividere piccoli estratti del libro che stiamo leggendo con gli altri lettori.
Tutti possono partecipare, basta seguire le seguenti regole:
- Prendi il libro che stai leggendo e aprilo in una pagina a caso
- Condividi un piccolo estratto di quella pagina
- Fai attenzione a non includere SPOILER! (accertati che ciò che condividerai non riveli nulla di importante per non rovinare la lettura agli altri)
- Scrivi Titolo e Autore in modo che gli altri partecipanti possano aggiungere il libro in questione alla loro wishlist se interessati!
!Questa rubrica è aperta a qualsiasi genere, non solo a libri M/M quindi....sbizzarritevi!
Il mio Teaser...
Buon martedì ragazz*! Secondo le regole di questa rubrica dovrei condividere con voi un estratto del libro che sto leggendo, ma in questo momento ho in lettura un libro di cui non posso ancora svelarvi nulla (shhh...avrete presto la recensione in anteprima).
Per non lasciarvi a bocca asciutta in questa tristissima giornata piovosa, ho rimediato iniziando già "Proteggere Morgan" di R.J. Scott, primo libro della serie Santuario, che sarebbe stata la mia prossima lettura.
Sapete che ho un debole per poliziotti e company, quindi potete immaginare quanto io sia felice di aver intrapreso questa avventura.
Un grosso fuoristrada 4x4 ammaccato entrò nel parcheggio e, anzichè andare a fermarsi nelle prime file, si mosse verso la parte posteriore, nascondendosi come lui nelle ombre del primo mattino. Era la persona che era stata mandata lì per aiutarlo? Oppure qualcuno che sapeva della sua presenza in quel posto e voleva ucciderlo? Morgan scivolò lungo il sedile, sbirciando quel tanto che bastava a fargli scorgere un uomo grosso Dio, alto, tanto alto, e massiccio scendere dalla macchina e sostarle un attimo accanto.
I piedi ben piantati a terra, il tipo sembrava pronto all'azione: lanciò uno sguardo incurante tutt'intorno, esitando per un attimo sulla su auto, prima di continuare a osservare gli altri veicoli. L'unico dettaglio che Morgan riuscì a cogliere nella luce sfocata e incerta del primo mattino fu la sua statura: il nuovo arrivato rispondeva in parte alla descrizione della persona che in via ufficiosa sarebbe stata il suo nuovo protettore. Per un attimo desiderò che Taylor fosse stato più preciso anzichè limitarsi a dire che era alto, grosso e biondo. Lo sconosciuto si stirò e fece correre lo sguardo per un'ultima volta su tutto il parcheggio, quindi entrò nella caffetteria, accolto dalle luci che si diffondevano dalla porta d'ingresso e, mentre questa gli si chiudeva alle spalle, fu risucchiato velocemente all'interno. (...)
«Ciao,» ringhiò una voce profonda, venata di toni ruvidi, e per la sorpresa Morgan rovesciò quasi il suo caffè, incerto su come avesse fatto a scivolare dalla modalità chi-va-là a quella mezzo-addormentato nel giro di pochi secondi. Alzò lo sguardo sorpreso quando la colonna d'uomo che occupava l'altro tavolo scivolò nel posto di fronte a lui, portandosi dietro il proprio caffè e la propria pasta. La paura lo attraversò come un proiettile, e Morgan cercò di alzarsi. Sentiva il bisogno di scappare, ma non riusciva a coordinare le gambe. La paralisi fisica era terrificante, anche se l'uomo non sembrava avere in mano una pistola, nè qualunque altra arma per spedirlo all'altro mondo. Anzi, il tipo lo stava solo osservando, gli occhi marrone inespressivi. La cameriera scelse proprio quel momento per far scivolare sul tavolo la torta che Morgan aveva ordinato, quindi sculettò via, fischiettando un motivo stonato e apparentemente ignara dell'uomo pietrificato dal terrore che le stava davanti.
«Cosa?», riuscì a blaterare sforzandosi di tirare fuori qualcosa di coerente.
«E' buona.» L'uomo indicò il piatto che Morgan aveva davanti. «Ma dovresti provare la torta al limone.»
Morgan abbassò lo sguardo sul suo dolce e poi tornò a guardare il tipo alto, notando che gli stava porgendo la mano per le presentazioni. Torta al limone? La parola in codice. L'uomo incredibilmente fascinoso che aveva occhieggiato lì nella caffetteria era dunque Nik?
Per non lasciarvi a bocca asciutta in questa tristissima giornata piovosa, ho rimediato iniziando già "Proteggere Morgan" di R.J. Scott, primo libro della serie Santuario, che sarebbe stata la mia prossima lettura.
Sapete che ho un debole per poliziotti e company, quindi potete immaginare quanto io sia felice di aver intrapreso questa avventura.
Un grosso fuoristrada 4x4 ammaccato entrò nel parcheggio e, anzichè andare a fermarsi nelle prime file, si mosse verso la parte posteriore, nascondendosi come lui nelle ombre del primo mattino. Era la persona che era stata mandata lì per aiutarlo? Oppure qualcuno che sapeva della sua presenza in quel posto e voleva ucciderlo? Morgan scivolò lungo il sedile, sbirciando quel tanto che bastava a fargli scorgere un uomo grosso Dio, alto, tanto alto, e massiccio scendere dalla macchina e sostarle un attimo accanto.
I piedi ben piantati a terra, il tipo sembrava pronto all'azione: lanciò uno sguardo incurante tutt'intorno, esitando per un attimo sulla su auto, prima di continuare a osservare gli altri veicoli. L'unico dettaglio che Morgan riuscì a cogliere nella luce sfocata e incerta del primo mattino fu la sua statura: il nuovo arrivato rispondeva in parte alla descrizione della persona che in via ufficiosa sarebbe stata il suo nuovo protettore. Per un attimo desiderò che Taylor fosse stato più preciso anzichè limitarsi a dire che era alto, grosso e biondo. Lo sconosciuto si stirò e fece correre lo sguardo per un'ultima volta su tutto il parcheggio, quindi entrò nella caffetteria, accolto dalle luci che si diffondevano dalla porta d'ingresso e, mentre questa gli si chiudeva alle spalle, fu risucchiato velocemente all'interno. (...)
«Ciao,» ringhiò una voce profonda, venata di toni ruvidi, e per la sorpresa Morgan rovesciò quasi il suo caffè, incerto su come avesse fatto a scivolare dalla modalità chi-va-là a quella mezzo-addormentato nel giro di pochi secondi. Alzò lo sguardo sorpreso quando la colonna d'uomo che occupava l'altro tavolo scivolò nel posto di fronte a lui, portandosi dietro il proprio caffè e la propria pasta. La paura lo attraversò come un proiettile, e Morgan cercò di alzarsi. Sentiva il bisogno di scappare, ma non riusciva a coordinare le gambe. La paralisi fisica era terrificante, anche se l'uomo non sembrava avere in mano una pistola, nè qualunque altra arma per spedirlo all'altro mondo. Anzi, il tipo lo stava solo osservando, gli occhi marrone inespressivi. La cameriera scelse proprio quel momento per far scivolare sul tavolo la torta che Morgan aveva ordinato, quindi sculettò via, fischiettando un motivo stonato e apparentemente ignara dell'uomo pietrificato dal terrore che le stava davanti.
«Cosa?», riuscì a blaterare sforzandosi di tirare fuori qualcosa di coerente.
«E' buona.» L'uomo indicò il piatto che Morgan aveva davanti. «Ma dovresti provare la torta al limone.»
Morgan abbassò lo sguardo sul suo dolce e poi tornò a guardare il tipo alto, notando che gli stava porgendo la mano per le presentazioni. Torta al limone? La parola in codice. L'uomo incredibilmente fascinoso che aveva occhieggiato lì nella caffetteria era dunque Nik?
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ASPETTO CON ANSIA I VOSTRI TEASER!
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Alla fine di ogni giornata dmitri era contento di allontanarsi da quell'italiano bellissimo.ormai si era abituato al sesso regolare che faceva con maverik, ma senza quel tipo di sfogo e le continue torture che Carlo senza vergogna portava avanti, era diventato un uomo perennemente arrapato e poteva solo sperare di riuscire a sopportare quella tensione uscendone indenne.
RispondiEliminaUn ottima annata di patricia logan
Lo inizierò a breve spero!!!!! :D
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