sabato 8 aprile 2017

Recensione "Sogno di una notte" di Nykyo


Miracolo, due recensioni in due giorni! Avete visto il sole che splendeva fuori dalla finestra? Ecco il motivo di tale evento, il bel tempo mi ricarica e mi rende più produttiva.
Oggi vi propongo la mia recensione del romanzo Made in Italy Sogno di una notte di Nykyo edito Triskell Rainbow.
Si è trattata di una lettura particolare e ho avuto bisogno di meditare un pochino prima di farvi avere il mio pensiero, ma finalmente ce l'ho fatta!

Titolo: Sogno di una notte
Autore: Nykyo
Data di pubblicazione: 20 Marzo 2017
Casa Editrice: Triskell Edizioni (Rainbow)
Genere: M/M (Contemporaneo-Sportivo)
Prezzo: €4.49
Formato: ebook
Pagine: 175
Dove comprarlo: Triskell - Amazon

Il’ya è un giovane fotografo sportivo freelance con un amore spiccatissimo per l’hockey e il balletto e un’antipatia viscerale per il pattinaggio artistico sul ghiaccio. In apparenza cinico, sarcastico e con una propensione per gli uomini dal fisico massiccio e molto mascolino, durante una serata in discoteca Il’ya si ritrova suo malgrado stregato da un misterioso ragazzo androgino che sembra un folletto. Puck, come Il’ya finirà per ribattezzarlo, lo trascinerà dritto dentro un “sogno” da cui alla fine della notte Il’ya avrà ben poca voglia di svegliarsi. Ma sarà vero che gli incantesimi delle fate svaniscono sempre all’alba?

Cosa ne penso...

Mosca, anno 2010.
Il'ya è un fotografo sportivo di professione, adora l'hockey, ma detesta con tutto il cuore il pattinaggio artistico.
Entro in un pattinodromo solo se devo guardare o fotografare una partita di hockey. Io odio il pattinaggio artistico. Chiunque mi conosca anche solo per via del lavoro ne è consapevole. Lo detesto, fin da quando ero bambino. (...) Lo trovo uno spreco di atleti stupido e inutile, non riesco neppure considerarlo una vera disciplina sportiva. sul serio, che sport è? Il'ya
Ama gli uomini virili con muscoli ben visibili, e non è mai stato attratto da ragazzi con tratti e movenze femminili. Questo almeno finché, una sera, non incontra colui che potrebbe rappresentare l'eccezione alla regola.
La parola "androgino", che nel mio vocabolario ha sempre contato molto poco, ora inizia ad avere un significato parecchio interessante. Forse inizia ad assumere un senso concreto perfino il concetto di folletto. O dovrei dire ninfa? Con quegli occhi allungati e quei capelli nerissimi arricciati dietro le orecchie in una maniera in apparenza ribelle e un filo selvaggia sembra davvero il Puck di "Sogno di una notte di mezza estate", solo più lascivo di quello di Shakespeare. Un Puck sbucato da un cespuglio di felci soltanto per danzare nudo sotto la luna piena. Il'ya
Basterà una notte di passione per far cambiare idea al nostro Il'ya, ma soprattutto... cosa accadrà quando scoprirà la vera identità del ragazzo?
La narrazione della storia è interamente nelle mani di Il'ya, mentre abbiamo un piccolo scorcio dei pensieri di "Puck", e solo verso la fine.
La vicenda si svolge nell'arco di 48 ore e l'autrice ha scelto di sfruttare  una tecnica di narrazione incentrata più sulle descrizioni che sui dialoghi. Tuttavia questo metodo, a mio parere, ha reso poco scorrevole la lettura, soprattutto in quei punti dove è di vitale importanza arrivare al sodo e il lettore è quindi tentato di saltare qualche riga pur di raggiungere il "quid". 
L'inizio, così come l'idea di base, sono promettenti, però il problema nasce proprio a livello dello sviluppo della vicenda, ci vuole un'infinità di tempo prima che accada realmente qualcosa. Passi che la maggior parte del romanzo sia incentrata sul loro primo incontro e sulla fatidica notte che ne segue, lo dice il titolo stesso, ma ci vogliono troppe pagine per arrivare al dunque. Sei capitoli di preliminari, condite con gli innumerevoli pensieri/paranoie/ricordi del protagonista tra l'altro non fondamentali per lo sviluppo della storia, distolgono inevitabilmente l'attenzione del lettore. 
Mi sono quindi trovata di fronte a un libro scritto bene, ma poco sviluppato a livello di contenuto, poco scorrevole, poco movimentato e poco approfondito.
Ho meditato a lungo su queste parole, che non sono dette a cuor leggero, ma il romanzo non mi ha catturato e non è riuscito a mantenere salda la mia attenzione, salvo l'inizio e il finale. A essere sinceri fino in fondo non avrei troncato così la storia, che ci dà un indizio sul loro futuro. Sarebbe stato un trampolino di lancio piuttosto interessante, perché la vera storia d'amore avesse inizio. Sempre centellinando le digressioni di Il'ya, ovviamente.
Leggerò sicuramente altre opere di questa autrice perché non è detto che il colpo di fulmine non possa scattare più avanti ;) 

Non mi ha convinto

Bollente

5 commenti:

  1. Condivisione piena di ciò che dici .

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  2. Esattamente l'impressione che ho avuto anch'io... Fermo restando che l'autrice scrive molto bene, praticamente non succede nulla per 3/4 del libro dove, come giustamente dici, si parla di innumerevoli pensieri/paranoie/ricordi che per la maggior parte non sono funzionali alla trama. Mi è piaciuto l'ultimo capitolo, dove la voce narrante è quella di Alexander, un cambio di prospettiva interessante

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  3. Diciamo che per noi non è stato amore a prima vista, ma sicuramente la prossima volta saprà stupirci!

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  4. come sempre siamo sulla stessa lunghezza d'onda.La storia è buona così come i personaggi,ma anche io ho arrancato nella lettura...spero anche io in un proeseguio della storia Tra Ilya e Puck!

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