giovedì 6 agosto 2020

Blogtour e Recensione: "SORELLE BRONTË" - Agnes Grey

Grazie a Mondadori dal 25 Agosto sarà possibile godersi in un'unica dose i tre meravigliosi capolavori delle SORELLE BRONTË (Cime Tempestose - Jayne Eyre - Agnes Grey) con l'aggiunta di alcune chicche che consiglio di non perdervi!
Titolo: I capolavori delle impareggiabili penne sororali:
Agnes Grey
Cime tempestose
Jane Eyre
Autore: SORELLE BRONTË
Data Pubblicazione: 25 Agosto 2020
Casa Editrice: Mondandori
Genere: Classico
Prezzo: €10.99 (ebook) - €28 (cartaceo)
Pagine: 1326
Dove comprarlo: Amazon

Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L'angelo della tempesta, La Signora di Wildfell Hall e Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali , capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d'erica, roccia e foschia. Questo volume offre l'occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.

Cosa ne penso...

Anne Brontë è forse la sorella meno conosciuta e con lei anche la sua opera, in parte autobiografica, Agnes Grey. Nel corso dei miei studi non mi è mai stata presentata e di questo sono alquanto dispiaciuta, tuttavia c'è sempre tempo per recuperare e non mi sono lasciata sfuggire l'occasione di rimediare. 
Abituata al clima di Cime Tempestose ci si accorge subito del diverso contesto nel quale è ambientata la storia, al centro della scena questa volta non ci sono amori struggenti e lacrime a fiumi, ma la vita di Agnes Grey. Attraverso uno stile semplice, lineare ed essenziale ci viene raccontata in una sorta di diario l'esperienza della protagonista nei panni di un'istitutrice
Agnes ha avuto un'infanzia piuttosto felice, ma nel momento del bisogno non esita a far valere la propria indipendenza e dedicarsi al lavoro. La ragazza si tuffa nel mondo reale con grandi sogni e aspettative, tuttavia si scontra ben presto con la realtà dei fatti. Si trova così di fronte alla prima delle numerose sfide di cui è costellata la sua esperienza lavorativa. 
Per quanto non si riscontri una particolare caratterizzazione dei personaggi, si nota comunque una considerevole crescita psicologica della protagonista e alla dimostrazione della sua determinazione. Non sarà certo una prima sconfitta né gli inconvenienti del mestiere a demotivarla dal dare il meglio di sé.
Nel corso della narrazione numerose figure vengono contrapposte mostrando i pregi e i difetti della mentalità di quel periodo storico. Questo romanzo rappresenta una sorta di manifesto e denuncia dei mali della società dell'epoca, l'autrice sostiene che in ogni storia ci sia sempre un insegnamento e il suo è sicuramente d'impatto. Forse non raggiungerà i livelli di scrittura e comunicatività delle sorelle, ma Agnes Grey è un'opera di tutto rispetto che merita di essere letta e apprezzata.

Un grande classico

La donna in epoca Vittoriana

L’Epoca Vittoriana della storia moderna si riferisce alla seconda parte del diciannovesimo secolo (1835-1900), periodo storico che prende nome dalla regina Vittoria, colei che deteneva il potere in quegli anni nonché uno dei più famosi sovrani del Regno Unito. 
Questo tempo storico è considerato uno dei più contraddittori soprattutto per quanto riguarda la concezione della donna. Se da un lato la donna veniva considerata come un essere puro e intoccabile, passiva nel rapporto e sottomessa alla figura maschile (ideale della "donna angelo"), dall'altra parte ci si scontra con la grande diffusione dei bordelli e quindi della monetizzazione delle sue prestazioni sessuali. Aggiunge inoltre un tocco parecchio ironico il fatto che il potere dell'Impero Britannico era appunto nelle mani di una donna. 

La donna ideale era colei che si dedicava alla vita domestica e alla cura dei figli, rispettabile se virtuosa e dipendente dai vincoli e restrizioni sociali e culturali. Gli obblighi verso il marito le rendevano prigioniere nella loro stessa casa, inoltre tutto ciò che era in loro possesso/ereditato/guadagnato era in automatico un bene del coniuge. 
Ogni uomo aveva il diritto di costringere la propria moglie a fare sesso e procreare. Una donna oggetto il cui corpo doveva essere perfetto, candido, puro e insensibile a tutte le debolezze umane, ma soprattutto nascosto ad occhi estranei. Per questo motivo i vestiti erano castigati e costrette in corsetti stretti e scomodi ricchi di pizzi e merletti. 

Per quanto riguarda l'educazione delle donne si riteneva che non avessero bisogno della stessa estensione e degli stessi caratteri classici e commerciali di quella degli uomini. Le donne dovevano solo conoscere le cose necessarie e indispensabili per badare ai figli e gestire la casa. Materie come storia, geografia e letteratura generale erano considerate importanti, al contrario del latino e del greco. Coloro che volessero dedicarsi allo studio di materie come legge, fisica, ingegneria od arte venivano derise ed allontanate. 
Iscriversi all'Università non era necessario, si arrivava addirittura a dire che studiare fosse contro la loro natura e che potesse farle impazzire. Le donne dovevano accontentarsi del semplice ruolo di "ornamento della società" ed essere subordinate ai mariti. L'obbedienza era tutto ciò che si richiedeva da loro. (fonte Wikipedia)

Diventare istitutrice era una delle scappatoie più quotate per le donne appartenenti al ceto medio, vestendo così una ruolo che permetteva loro una discreta autonomia, sociale ed economica, nonché una certa "realizzazione personale". Proprio come testimonia la nostra Agnes Grey.


Vi consiglio di sbirciare tutte le tappe del favoloso Blogtour!
ARC digitale gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti aiutano il blog a crescere e io adoro leggere i vostri pensieri!