martedì 21 agosto 2018

Recensione "Quel maledetto gioco chiamato amore" di Cristina Bruni


Passiamo oggi alla recensione di un romanzo made in italy che mi ha colpito nel profondo: Quel maledetto gioco chiamato amore di Cristina Bruni.

Titolo: Quel maledetto gioco chiamato amore
Autore: Cristina Bruni
Serie: Maledetto amore (#1)
Data pubblicazione: 30 Luglio 2018
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Collana: Rainbow
Genere: M/M (Contemporaneo - Sportivo)
Prezzo: €5.99 
Formato: ebook
Pagine: 353
Dove comprarlo: Amazon

Se saprai tenere duro quando in te non c’è più nulla, allora sarai un uomo. Alejandro Santiago, studente senior alla Oak River Tech in Arizona e quarterback della squadra di college football, sogna da sempre un futuro nella NFL. Ma la sua esistenza è oscurata da un’ombra pesante: a sedici anni ha assistito alla morte violenta del padre e ancora si incolpa per non essere riuscito a salvarlo. Anche Max Mankiewicz, 36 anni, aspira a una carriera nella lega nazionale, come head coach. Si ritrova invece bloccato nel campionato universitario, in una piccola cittadina dell'Arizona, ad allenare una delle peggiori squadre della conference. L’ultima cosa che vorrebbe. Così come perdere la testa per il suo giovane quarterback. Ma non può farci nulla: l'attrazione è così forte da spingere l'uno nelle braccia dell'altro. Solo che Max, abituato da sempre a vivere nascosto, ha alle spalle un passato che vorrebbe dimenticare, fatto di tradimento e umiliazione. Ha perso tutto già una volta per colpa di un ragazzino che giocava a football. Non vuole ripetere l'esperienza. Quando viene lasciato da Max, Alejandro sente franare tutto il suo mondo: Max è la cosa più bella che gli sia capitata dopo tanti anni di sacrifici. Ma dopotutto è il destino che merita per aver lasciato morire suo padre. Perciò, quando si ritrova tra le mani la possibilità concreta di poter realizzare il sogno di Max, non ci pensa due volte a rischiare tutto ciò che ha. Il suo futuro, la sua salute. E la sua vita.

Cosa ne penso...

Ho un debole per gli sport-romance, soprattutto quando si parla di football, quindi come potevo resistere alla storia d'amore tra il quarterback e il suo allenatore? Impossibile!
Il prologo ci proietta nel futuro permettendo di farci un'idea abbastanza chiara di quello a cui andranno incontro i nostri protagonisti. Una partenza con il botto che fa quasi temere il viaggio che ci aspetta.
Max e Alejandro hanno entrambi un background sofferto che influenza notevolmente il loro presente. Senso di colpa, paura, tradimento e umiliazione sono alcune delle ombre che offuscano il loro desiderio di felicità e libertà. Le personalità dei protagonisti sono descritte con una chiarezza cristallina grazie all'ottimo approfondimento psicologico e introspettivo.  
Le loro sono anime affini e l'incontro non potrà che generare il caos. 
Quell'uomo aveva tredici anni più di lui, forse non era nemmeno bellissimo, eppure per lui era il sole, il raggio luminoso che spezzava le tenebre in cui era rimasta a lungo immersa la sua vita, da quando aveva permesso a suo padre di andarsene. La luce e l'ombra. L'oro e il nero. Proprio come i colori dei Rays. Dio, lo amava da morire. Alejandro
Il respiro di Alejandro era fuoco liquido contro la sua bocca, i suoi occhi scuri il riflesso di un'anima pura, che smuovevano in lui un senso di appartenenza. Dopo tanto tempo, provò l'ardente desiderio di avere qualcuno al suo fianco per tutta la vita, per renderlo felice e farsi rendere felice da lui. E quella persona poteva essere proprio Alejandro. Max
Gli attimi trascorsi insieme sono perfetti, ma è il momento ad essere quello sbagliato. 
Questo romanzo ci racconta una love story intensa, sofferta e passionale, dove il sacrificio per amore assume tutto un altro significato.
Il desiderio di redenzione di Alejandro è quasi estremo, come estrema forse è la sua decisione che dilania corpo e spirito.
Aveva la possibilità concreta di fare finalmente qualcosa di buono per una persona che amava. Se con suo padre aveva fallito, questa volta non si sarebbe fatto trovare impreparato, anche se ciò avrebbe significato mettere a rischio la propria salute, i propri sogni. O la propria vita, per quello che contava. Alejandro
Ho perso il conto di quante volte mi si sia spaccato il cuore durante la lettura, ma lo rifarei altre 1000 volte.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per renderlo felice. Qualsiasi cosa. Incluso stargli lontano come gli aveva chiesto, nonostante la sua anima, quando Max aveva sussurrato "È finita", avesse urlato "No. No, no!" con ogni pezzetto di se stessa. Max gli sarebbe mancato più dell'aria. Alejandro
L'autrice è riuscita, come sempre, a coinvolgermi al punto da star male fisicamente per quanto mi ero immedesimata nella vicenda. La felicità e il dolore, soprattutto il dolore, dei protagonisti erano i miei. Cristina ha parlato direttamente con la mia anima.
Oltre alla meravigliosa storia d'amore però c'è molto altro, ci vengono descritti i retroscena di un mondo duro sia dal punto di vista fisico che mentale.
Quel maledetto gioco chiamato amore è il portatore di un messaggio forte che non deve essere ignorato. È una storia di riscatto, perdono e rinascita, impacchettata con uno stile impeccabile.
Insomma anche questa volta la Bruni ha colpito nel segno e sono felicissima che questo sia solo l'inizio di una serie che si preannuncia spettacolare!


La perfezione

Caldo

Serie “Maledetto amore”
01. Quel maledetto gioco chiamato amore
02. prossimamente


Ringrazio la Casa Editrice Triskell Edizioni per avermi omaggiato di una copia ARC digitale in anteprima del romanzo! 

2 commenti:

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