Buongiorno a tutti, a un mese esatto dall'uscita riesco finalmente a pubblicare la recensione di La distanza tra me e te di Lucrezia Scali edito Newton Compton.
Sapete che non mi piace sfornare recensioni come il pane tanto per fare numero, sono piuttosto pignola in merito e cerco sempre di esprimere il mio pensiero in totale sincerità, ma soprattutto quando esso è sentito.
Ebbene sì, in questo caso ho dovuto pensarci un pochino più del solito e non perché il libro non mi sia piaciuto, anzi... Resto però dell'idea che quattro righe di "bello/bellissimo/brutto/bruttissimo" siano capaci di scriverle tutti, io preferisco dire qualcosa che per me abbia un senso nel rispetto mio e dell'autore/autrice ;)
Dopo questa perla di saggezza del Sabato mattina, vi propongo il mio pensiero su questo romanzo!
Sapete che non mi piace sfornare recensioni come il pane tanto per fare numero, sono piuttosto pignola in merito e cerco sempre di esprimere il mio pensiero in totale sincerità, ma soprattutto quando esso è sentito.
Ebbene sì, in questo caso ho dovuto pensarci un pochino più del solito e non perché il libro non mi sia piaciuto, anzi... Resto però dell'idea che quattro righe di "bello/bellissimo/brutto/bruttissimo" siano capaci di scriverle tutti, io preferisco dire qualcosa che per me abbia un senso nel rispetto mio e dell'autore/autrice ;)
Dopo questa perla di saggezza del Sabato mattina, vi propongo il mio pensiero su questo romanzo!
Titolo: La distanza tra me e te
Autore: Lucrezia Scali
Data Pubblicazione: 30 Agosto (ebook) - 1 Settembre 2016 (cartaceo)
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Romance (M/F)
Prezzo:€4.99 (ebook) - €9.90 (cartaceo)
Isabel abita a Roma: poco socievole, precisa, abitudinaria, programma la sua vita nel dettaglio. Non sopporta le sorprese, non le piace cambiare i suoi piani all’ultimo momento e considera l’imprevisto un vero nemico. Andreas vive in un piccolo bilocale a Torino, dove gestisce l’officina del padre. Ama la compagnia degli altri, il rischio e l’avventura. Due mondi incompatibili, uniti solo da una comune passione: i cani. Entrambi ne hanno uno, a cui sono legatissimi. Ed è proprio quando li accompagnano a una gara, che Isabel e Andreas s’incontrano. O per meglio dire, si scontrano, perché l’impatto non è dei migliori. Quasi per gioco, i due prendono a scriversi su Facebook. Brevi messaggi conditi da ironia e frecciatine. Sarebbe tutto perfetto, se Isabel non fosse sposata e Andreas fidanzato...
Cosa ne penso...
Solitamente inizio le mie recensioni con un brevissimissimo accenno alla storia. Questa volta però si cambia registro perché la trama è decisamente chiara ed esaustiva e non vorrei annoiarvi troppo.
Non avevo ancora letto nulla di questa autrice ed essendo stata subito attratta dalla sinossi mi sono lanciata alla scoperta di Lucrezia Scali.
Ho divorato il libro in un paio di giorni, ho fatto le ore piccole per terminarlo e sicuramente questa non sarà la mia ultima esperienza con le sue opere.
La narrazione è affidata al punto di vista dei due protagonisti ed è stata resa ancor più scorrevole e interessante perché costruita sull'alternarsi del racconto puro e semplice e dei messaggi scambiati dai protagonisti. Ho apprezzato molto questa tecnica che se usata in modo eccessivo potrebbe anche annoiare, ma che in questo caso è stata "ben dosata" e funziona alla perfezione.
Come i protagonisti e l'autrice anche io sono una fan sfegatata degli animali e amo alla follia i cani. La mia bambolina occupa uno dei posti più importanti del mio cuore e guai chi me la tocca.
Adoro quindi i libri nei quali gli animali hanno un ruolo fondamentale (es. i libri di Kristan Higgins) e in questo caso sono Frida e Ulisse, due vivacissimi Australian Shepherd, a svolgere il ruolo di cupido. Senza di loro i nostri protagonisti non si sarebbero mai incontrati, ma soprattutto senza di loro Isabel e Andreas non sarebbero gli stessi.
Il mondo dell'Agility Dog mi ha sempre intrigata, questa storia mi ha convinta a fare un tentativo con la mia scheggia pazzerella ed è grazie a questo sport che avviene il primo incontro tra i due protagonisti.
Isabel è una donna pignola, abitudinaria, non deve accadere nulla che non sia programmato e vive in funzione del marito Mattia.
Ammetto di essermi immedesimata piuttosto bene con questo personaggio, ho trovato molti punti in comune, in particolare la paura di "osare". Mi sono affezionata particolarmente a lei e nonostante io non abbia condiviso proprio tutte le sue scelte, avrei affrontato la situazione allo stesso modo.
Isabel è convinta di essere lei l'artefice del proprio destino, ma in verità guarda la sua vita scorrere come se fosse una telespettatrice e non fa nulla per cambiarla. La sicurezza è tutto perché "chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia non quel che trova".
Tutto cambia quando entra in gioco Andreas, un ragazzo bello, carismatico ed ex donnaiolo, che sprona Isabel a tirare fuori le grinta e dare un calcio alla noia.
La loro complicità è lampante, conosciamo una nuova Isabel, la vediamo sbocciare e tirar fuori tutto ciò che ha dentro e che non ha mai avuto il coraggio di mostrare al mondo.
La passione bolle costantemente sotto la superficie ed è difficile da contenere.
Non dimentichiamo però una delle cose più importanti: Isabel è sposata e Andreas fidanzato. Il tasto dolente dell'intera vicenda è rappresentato proprio da questo, odio i tradimenti e tutto ciò che viene fatto "dietro alle spalle", tuttavia in questa storia non sono riuscita ad essere la solita bacchettona. Mi sono sentita così coinvolta che mi sono fatta travolgere dalla situazione e proprio come per i due protagonisti, è passato quasi tutto in secondo piano.
La poca attenzione nei confronti di Mattia si è fatta sentire e non ho ancora capito se questo sia stato un bene o un male. Avrei voluto capire meglio questo personaggio, ma allo stesso tempo avrei avuto paura di potermi affezionare e vedere sotto un'altra luce l'intera vicenda.
Non avevo ancora letto nulla di questa autrice ed essendo stata subito attratta dalla sinossi mi sono lanciata alla scoperta di Lucrezia Scali.
Ho divorato il libro in un paio di giorni, ho fatto le ore piccole per terminarlo e sicuramente questa non sarà la mia ultima esperienza con le sue opere.
La narrazione è affidata al punto di vista dei due protagonisti ed è stata resa ancor più scorrevole e interessante perché costruita sull'alternarsi del racconto puro e semplice e dei messaggi scambiati dai protagonisti. Ho apprezzato molto questa tecnica che se usata in modo eccessivo potrebbe anche annoiare, ma che in questo caso è stata "ben dosata" e funziona alla perfezione.
Come i protagonisti e l'autrice anche io sono una fan sfegatata degli animali e amo alla follia i cani. La mia bambolina occupa uno dei posti più importanti del mio cuore e guai chi me la tocca.
Adoro quindi i libri nei quali gli animali hanno un ruolo fondamentale (es. i libri di Kristan Higgins) e in questo caso sono Frida e Ulisse, due vivacissimi Australian Shepherd, a svolgere il ruolo di cupido. Senza di loro i nostri protagonisti non si sarebbero mai incontrati, ma soprattutto senza di loro Isabel e Andreas non sarebbero gli stessi.
Il mondo dell'Agility Dog mi ha sempre intrigata, questa storia mi ha convinta a fare un tentativo con la mia scheggia pazzerella ed è grazie a questo sport che avviene il primo incontro tra i due protagonisti.
Qualcosa di pesante mi urtò e per poco non caddi a terra. Mi aggrappai a una sedia per non finire con la faccia sull'erba. «Ma che modi,» sbraitai tirandomi su e massaggiandomi la coscia. (...) Vidi una mano tesa all'altezza dei miei occhi, offerta per essere afferrata. «No, grazie! Faccio da sola, risposi seria. (...) «Prego, si figuri,» mi sbeffeggiò una voce calda e mascolina. (...) Un colpo di tosse richiamò la mia attenzione. Solo in quell'istante mi accorsi della persona che avevo di fronte e che avevo ignorato per tutto il tempo. Merda, e io che pensavo che Ryan Gosling incarnasse la perfezione... (...) La sua presenza era imponente. Sfiorava il metro e novanta, spalle larghe, braccia forti attraversate da diversi tatuaggi. Il fisico scolpito esplodeva sotto l'abbigliamento sportivo, capelli rasati, occhi neri e profondi, e una bocca carnosa che sembrava gridare "assaggiami e non te ne pentirai". (...) «Ehi,» mi sventolò davanti agli occhi la sua mano. «Il sole ti dà alla testa, sicura di riuscire a partecipare?» IsabelEntrambi sono piuttosto competitivi e nonostante la prima impressione non sia delle migliori, d'ora in poi saranno proprio questi eventi a fare ancor di più la differenza nella loro vita.
Isabel è una donna pignola, abitudinaria, non deve accadere nulla che non sia programmato e vive in funzione del marito Mattia.
Potrà sembrare una cosa da sfigati, ma io pianificavo tutto. Avevo sempre odiato il motto "Cogli l'attimo". Perché dovevo accettare e subire quello che mi offriva il momento e non essere invece io l'artefice del mio destino, decidendo cosa, come e quando lo volevo? IsabelLa sua unica valvola di sfogo è rappresentata proprio dalle gare di agility con Frida.
Ammetto di essermi immedesimata piuttosto bene con questo personaggio, ho trovato molti punti in comune, in particolare la paura di "osare". Mi sono affezionata particolarmente a lei e nonostante io non abbia condiviso proprio tutte le sue scelte, avrei affrontato la situazione allo stesso modo.
Isabel è convinta di essere lei l'artefice del proprio destino, ma in verità guarda la sua vita scorrere come se fosse una telespettatrice e non fa nulla per cambiarla. La sicurezza è tutto perché "chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia non quel che trova".
Tutto cambia quando entra in gioco Andreas, un ragazzo bello, carismatico ed ex donnaiolo, che sprona Isabel a tirare fuori le grinta e dare un calcio alla noia.
Era incredibile. L'entusiasmo che emanava era capace di attraversare il suo corpo e di arrivare fino al mio, infiammandolo. Era energia pura. Mi trasmetteva gioia, voglia di vivere e di urlare. AndreasI due inizialmente si detestano, poi passano all'amicizia e la distanza tra quest'ultima e l'amore è davvero breve.
La loro complicità è lampante, conosciamo una nuova Isabel, la vediamo sbocciare e tirar fuori tutto ciò che ha dentro e che non ha mai avuto il coraggio di mostrare al mondo.
La passione bolle costantemente sotto la superficie ed è difficile da contenere.
Non dimentichiamo però una delle cose più importanti: Isabel è sposata e Andreas fidanzato. Il tasto dolente dell'intera vicenda è rappresentato proprio da questo, odio i tradimenti e tutto ciò che viene fatto "dietro alle spalle", tuttavia in questa storia non sono riuscita ad essere la solita bacchettona. Mi sono sentita così coinvolta che mi sono fatta travolgere dalla situazione e proprio come per i due protagonisti, è passato quasi tutto in secondo piano.
La poca attenzione nei confronti di Mattia si è fatta sentire e non ho ancora capito se questo sia stato un bene o un male. Avrei voluto capire meglio questo personaggio, ma allo stesso tempo avrei avuto paura di potermi affezionare e vedere sotto un'altra luce l'intera vicenda.
Ora viene la parte più difficile. Come avrete intuito all'inizio del post, ho letto il libro proprio a cavallo dell'uscita, ma non sono riuscita a scrivere subito la recensione perché dovevo pensare, dovevo digerire bene la storia o forse dovrei dire il finale.
Ho voltato febbrilmente una pagina dopo l'altra perché ero completamente dentro la storia e dovevo sapere, il livello di gradimento è stato alto sin dall'inizio e aspettavo di giungere alla parola fine per poter urlare al mondo quanto avessi amato questa lettura. Le mie aspettative non sono però state rispettate al 100%, non potendo fare spoiler non è facile far capire quale sia stato il mio problema. Diciamo che questo libro si conclude in un modo piuttosto particolare, una scelta dell'autrice che può o non può piacere e che non ha soddisfatto pienamente la sottoscritta. Perché? Semplice, la mia curiosità non ha limiti e per me deve essere scritto tutto nero su bianco, non devono rimanermi dubbi altrimenti il mio cervello va in tilt, dalle mie orecchie iniziano ad uscire ondate di fumo e dai miei occhi colate laviche, ops volevo dire lacrime. Il "vedo non vedo" e il "dico non dico" non fanno assolutamente per me!
Raramente mi metto a piangere per un libro, in questo caso ero disperata ed è stato inevitabile. Inizialmente pensavo di avere un "ebook" difettoso, mancavano delle pagine, non poteva essere altrimenti, ma quella era davvero la fine e non ci sarà un seguito.
A mente lucida ci ho ripensato, ho riletto più volte le ultime pagine e me ne sono fatta una ragione, dopo aver rotto le scatole all'autrice stessa ovviamente!
La mia avventura con La distanza tra me e te è stata piuttosto movimentata e ammetto di essere estremamente in difficoltà nel dare il "voto" definitivo, la confusione dipende proprio da quelle "maledette" ultime pagine che mi hanno mandato in crisi.
Mettere d'accordo testa e cuore non è semplice (mi sento proprio come la protagonista), ma una decisione va presa.
Il cuore vince sempre e non posso non dare a Cesare quel che è di Cesare perché nonostante sia stata tentata di andare sotto casa sua a chiedere spiegazioni e le famose pagine mancanti, Lucrezia è arrivata dritta al mio cuore con la storia di Isabel e Andreas.
Il libro è promosso e si becca 4 arcobaleni nonostante il finale mi abbia fatto inalberare come non mai.
Prima esperienza con questa autrice andata a buon fine e ora devo assolutamente recuperare Te lo dico sottovoce che mi fissa dalla libreria.
Vi lascio come sempre la mia citazione preferita:
Il libro è promosso e si becca 4 arcobaleni nonostante il finale mi abbia fatto inalberare come non mai.
Prima esperienza con questa autrice andata a buon fine e ora devo assolutamente recuperare Te lo dico sottovoce che mi fissa dalla libreria.
Vi lascio come sempre la mia citazione preferita:
Anche se era un cane, o "solo" un cane, come dicevano in molti, era tutto per me. Isabel
Consigliatissimo, ma con qualche avvertenza per i curiosoni cronici
Caldo
Ciao Gaia! Qualche giorno fa ho postato anch'io la recensione di questo romanzo e in molti aspetti mi sono rivista in quello che è il tuo parere. L'unica pecca per te è stato il finale, che a me invece non è dispiaciuto... In ogni caso ti consiglio di dare un'opportunità anche a "Te lo dico sottovoce", il primo romanzo della Scali, credo proprio che potrà piacerti! ❤
RispondiEliminaA presto,
Carmela
BOOKS IN KENSINGTON GARDENS
Ciao :) Certo, sarà una delle mie prossime letture! ❤
EliminaAllarme finale aperto, allarme finale aperto :0 Odio i finali aperti ma Lucrezia ormai la compro sulla fiducia ;) Come blogger l'adoro. Non vedo l'ora di leggerlo!
RispondiEliminaOddio "aperto", non saprei proprio come definirlo! Particolare è la parola giusta forse...
EliminaFammi sapere!!!!! :)
Ciao Gaia, ho scoperto per caso il tuo blog: della Scali ho letto il primo romanzo e mi è piaciuto, questo lo leggerò prossimamente; su di esso ho sentito pareri contrastanti,quindi non so, di certo però la trama mi incuriosisce e mi sembra una storia che mi possa piacere!
RispondiEliminaSe ti interessa dare un'occhiata al mio blog questo è il link: http://langolodiariel.blogspot.it/ :-)
Benvenuta! :) Fammi sapere cosa ne pensi poi... A presto!
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